L’alambicco è, tra le vetrerie, il più importante sia nei lavori
spagirici che in quelli alchemici. Senza questo apparato, non si
potranno fabbricare gli spiriti che sono così importanti nella
nostra Arte. Oggi, non è così semplice trovare un maestro vetraio,
in grado di fabbricare un alambicco come quelli usati dai nostri
antichi Maestri.
In alcuni casi si potrà utilizzare un alambicco di rame, ma quando
si dovrà effettuare una distillazione di spiriti acidi,
l’alambicco dovrà essere di un buon vetro Pyrex
Le storte da 2 o 3 litri sono molto grandi e più difficili da
reperire.
Dovremo quindi cercare un maestro vetraio in grado di fabbricarci
un alambicco di vetro.
Una cucurbita è un pallone con il fondo sferico o conico,
conosciuta come Erlenmeyer da 2 o 3 litri a collo corto. L’elmo è
un poco più difficile da fabbricare. Il maestro vetraio usa un
pallone di vetro Pyrex di forma tonda e lo scalda nei pressi del
collo, spingendolo all’interno. Si crea in questo modo una
concavità dove si depositano i liquidi una volta condensati. Per
una cucurbita da 3 litri, il pallone dell’elmo dovrebbe essere di
1,5 litri.
Si dovrà poi adattare un tubo conico (corno) di 25 cm di lunghezza
nella concavità dell’elmo così che il liquido condensato e
depositato nella concavità stessa possa scorrere all’esterno. Alla
punta del tubo conico, si dovrà porre un connettore levigato
maschio tipo IN19-mm.
Al collo dell’elmo, si adatterà un connettore levigato maschio
tipo IN45-mm, e nella cucurbita il corrispondente connettore
levigato femmina tipo IN45-mm. Se la cucurbita ha una capacità
maggiore, il connettore dovrebbe essere di IN70-mm. Il più delle
volte è qui che cresce la difficoltà. Perché è necessario avere
un’apposita macchina per fare queste lucidature e alcuni artisti
non ce l’hanno.
Il vaso di raccolta sarà costituito da un pallone sferico da 2
litri a collo corto ed un connettore femmina levigato tipo
IN29-mm. Siccome la parte terminale del tubo conico (corno)
dell’elmo è un connettore da 19 mm, dovremo creare un adattatore
che consenta la giunzione tra le due parti. Questo adattatore ha
ad una estremità un connettore femmina lucidato da 19 mm e un
connettore levigato maschio da 29 mm all’altra.
Il pallone ricevente avrà un foro di areazione nella parte tonda,
senza il quale l’alambicco esploderebbe a causa della pressione
eccessiva all’interno.
Alcuni dicono che siamo troppo conservatori, nell’uso di apparati
simili a quelli dei nostri antenati, ma la verità è che non
abbiamo ancora trovato dei sostituti appropriati che facciano lo
stesso lavoro e nella quantità necessaria.
Se qualcuno ci riesce con apparati convenzionali, è il benvenuto
per dirci il procedimento e l’equipaggiamento utilizzato, perché
se ha ragione, ci farebbe risparmiare un sacco di denaro.
Stessa cosa dicasi con i circolatori o incubatrici, che
attualmente sono costituiti da due vasi. Quello inferiore può
essere un pallone da 1 litro di vetro Pyrex a fondo sferico,
oppure un Erlenmeyer con connettore femmina levigato tipo IN29-mm.
Il vaso superiore solitamente ha una capacità pari alla metà di
quello inferiore o 500-ml a collo alto ed un connettore levigato
maschio tipo IN29-mm.
Il vaso superiore avrà alla sommità un piccolissimo foro di
areazione per evitare che con la pressione interna, il vaso stesso
salti via e si rompa. Una circolazione necessita di giorni e
alcune volte di mesi per compiersi e pertanto è conveniente avere
due o tre circolatori disponibili.
Anche una storta da 500-ml a collo tubolare (corno) ci sarà
indispensabile per fare certe tinture metalliche o per estrarre il
Primum Ens vegetale, cosa impossibile a farsi in altri vasi.
Solitamente nella storta, il becco del collo tubolare (corno) non
ha un connettore maschio lucidato all’estremità. Conviene
ordinarne uno da IN19-mm e in seguito usare un adattatore per il
vaso ricevente che, in questo caso, può essere un pallone sferico
da 500-ml a collo corto e con un connettore lucidato femmina tipo
IN19-mm con un piccolo foro nella parte tonda.
Come fonte di calore, abbiamo due alternative. Le più economiche
sarebbero un fornello elettrico o una piastra riscaldante con un
regolatore di temperatura, come si usa nei laboratori di chimica.
Si può utilizzare anche una piccola stufa a gas. In questo caso
dovremo utilizzare una ciotola di metallo, smaltato, per un bagno
di sabbia. Bisogna scegliere una ciotola sufficientemente larga,
ma non troppo, e metterci dentro della sabbia setacciata fina e
ben lavata.
Si mette prima uno strato di sabbia nella ciotola. Quindi si
posiziona la cucurbita e poi si mette la sabbia rimanente, in modo
che raggiunga l’altezza di due o tre centimetri sopra il fondo
della cucurbita.
Conviene mettere un foglio di alluminio intorno a quella parte
della cucurbita che emerge dalla ciotola. Questo per evitare che
il vetro si rompa a causa della differenza di temperatura e anche
per evitare che si condensino liquidi sulle pareti della
cucurbita, e che tutti i vapori provenienti dalla materia arrivino
direttamente nell’elmo.
Occorrerà inoltre un supporto appropriato per il pallone che
raccoglie il distillato, come si usa nei laboratori di chimica.
In questo modo avremo un alambicco completo, che ci permetterà di
distillare gli spiriti che saranno necessari nei nostri lavori.
L’ideale sarebbe avere anche un alambicco identico, però da 6
litri, perché la distillazione di 50 litri di spirito di vino,
aceto o olii essenziali di una pianta, in un alambicco da 3 litri
non è molto pratico.
Senza questo apparecchio, non è possibile realizzare gli spiriti
che sono così importanti nella nostra arte. Oggi non è facile
trovare un maestro vetraio in grado di creare un alambicco come
quelli usati dai vecchi maestri.
In relazione al forno per alambicchi da due litri, possiamo
utilizzare, con vantaggio, un piccolo fornello elettrico, seguendo
le stesse norme di assemblaggio di un forno per alambicchi da 6
litri.
Quando si acquisterà il fornello elettrico, sarà opportuno
prendere un pallone da 2 litri o un Erlenmeyer per controllare che
entri facilmente nel fornello.
Si potrà anche optare per la seguente soluzione. Si prenda una
pentola di alluminio spesso, con un diametro interno di 17 cm e 15
cm di altezza. Si acquisti inoltre una piccola stufa elettrica
portatile senza regolatore di temperatura, è preferibile il
modello vecchio, con supporto per le gambe. Il contenitore
metallico e sferico, dove è installato lo stampo di ceramica con
la resistenza, non dovrebbe avere un diametro superiore ai 13
cm.
In questo modello di stufa, la parte metallica superiore, che
contiene lo stampo di ceramica refrattaria con la resistenza è
stata smontata, essa è separata dal supporto metallico che è la
base della stufa. I contenitori sono fissati insieme con un dado
ed una vite.
Prima di smontarla, bisogna disconnettere le spire della
resistenza dal terminale di connessione, segnando la sua
posizione.
Con un trapano elettrico, praticate un foro nel centro della base
della pentola, abbastanza largo da permettere alla vite di
attraversarlo liberamente.
Dopodiché ponete il contenitore metallico nella pentola, mettendo
la vite nel foro praticato prima e segnate il punto in cui le
spire andranno attraverso il contenitore metallico con la
resistenza e qui, praticate due buchi nella pentola, in modo che
queste due spire ci passino attraverso.
Ponete nuovamente il contenitore metallico nella pentola, con la
piastra refrattaria e la resistenza, infilate una rondella sulla
vite ed avvitate quest’ultima con il suo dado. Assicuratevi di
controllare se le spire della resistenza sono posizionate e siano
impanate alle viti della piastra di connessione.
Avvitate bene il dado in questa posizione. Controllate che le
spire fuoriuscenti dal contenitore metallico siano bene isolate,
cioè che l’isolante ricopra completamete i cavi e non sia stato
danneggiato.
Avvitate la parte terminale delle spire alle viti, come erano
all’inizio. Controllate che le spire non facciano contatto con il
supporto della pentola. Controllate inoltre, che il cavo elettrico
fornito con la stufa sia connesso allo stesso modo di come era in
precedenza.
Piazzate il coperchio inferiore del supporto metallico e serrate
la vite di fissaggio. Il forno sarà pronto a lavorare.
Fate attenzione che non vi sia nessun contatto accidentale tra i
cavi elettrici e la pentola o con il supporto metallico,
altrimenti rischiereste di prendervi una bella scossa quando
collegherete il forno.
Se riusciste a reperire soltanto la piastra ceramica con la
resistenza adatta, in un negozio specializzato, sarebbe
sicuramente più economico, ma implicherebbe che voi abbiate poi la
necessaria conoscenza per installare il tutto nella pentola.
Nella foto possiamo vedere un forno di questo tipo, dove si può
notare la piastra di ceramica con la resistenza.
In questo caso, siccome la resistenza non ha una protezione
metallica, come nei forni, sarà necessario usare una piastra Ceran
Shott 135 x 135 mm, con gli angoli tagliati da un maestro vetraio
in modo che possa entrare nella pentola ed essere applicata sulla
piastra di ceramica. Questa piastra proteggerà la cucurbita dal
contatto diretto con il metallo incandescente della resistenza.
In questi forni, il bagno di sabbia non può essere utilizzato,
perché deteriorerebbe la resistenza.
Questo forno non può essere collegato direttamente alla rete con
110 o 120 V, ma attraverso un regolatore elettronico, come dicevo
prima.
L’alambicco da usare con questo forno, per le distillazioni e le
rettificazioni degli spiriti acidi, può essere costituito da due
cucurbite: una costituita da buon vetro Pyrex a fondo piatto, e
l’altra sarà un cono (Erlenmeyer) da 2 litri, con un connettore
femmina da IN45-mm.
L’elmo può essere da 1 o 1,5 litri, con un connettore maschio da
IN45-mm e un tubo diritto (corno) con un connettore maschio da
IN19mm al becco. Il recettore può essere un pallone sferico da 2
litri con un foro capillare nella bombatura ed un connettore
femmina da IN29-mm. Così come prima, l’adattatore del tubo che
sarà collegato all’elmo sarà un riduttore femmina da IN19mm con un
connettore maschio da IN29mm.
Per effettuare una circolazione, si può utilizzare un elmo cieco,
costituito da un pallone sferico da 1 o 1,5 litri, con un
connettore maschio da IN45mm ed un foro capillare nella sommità.
Raccomandiamo di ricoprire sempre la parte esposta della cucurbita
che emerge dal forno, con un foglio di alluminio, non solo per
favorire la distillazione, ma anche per evitare che una corrente
d’aria fredda la possa rompere. Conviene inoltre applicare del
silicone su tutte le giunzioni ogni volta che utilizzate
l’alambicco.
Rubellus Petrinus