La Coppa implica passività nella passività perché si occupa del lavoro interiore dell'uomo che coinvolge se stesso.
Con la sua Coppa di colore rosso, l'Asso simboleggia una ricettività sul piano dell'attività materiale, fondata sull'intelligenza del ternario, fulcro dei mondi (il colore giallo del piedistallo a triangolo) e ricettacolo del pensiero divino concretizzato nell'immagine tangibile di un reliquiario.
Questa disposizione mostra che la Coppa è il punto in cui lo spirituale e il materiale entrano in contatto tra loro. Questa comunione è simboleggiata dal semicerchio rosso che rappresenta l'Ostia; e la Coppa, nascondendo il suo contenuto, indica il lavoro interiore che si compie in ogni cosa per equilibrare in sé ciò che ha potuto trattenere delle ricchezze dell'amore divino con le conquiste compiute nel mondo materiale. Questo lavoro interno permette all'uomo di prendere coscienza di sé attraverso l'immaginazione e la sensibilità, l'una essendo il punto di contatto dell'anima con il piano spirituale attraverso il misticismo, l'altra essendo la consapevolezza di base con la materia.
La Coppa, per ciò che contiene, suggerirà sempre un'elaborazione interna, nascosta nella passività e nell'incertezza dell'azione.
La Coppa è stata scelta come simbolo di una passività essenzialmente ricettiva perché è un recipiente che, con il suo rivestimento, diventa una sfera, cioè un ricettacolo chiuso, che mantiene le sue forze interne e ne permette lo sviluppo in isolamento.
L'Asso di Coppe apre la porta per liberare la mente e per sentire internamente le ricchezze e le cose che sono state acquisite dall'Essere sui diversi piani dell'animismo, ricchezze spirituali che si vestono di materia ed entrano nella sensibilità con cui anima i diversi piani.
Questa carta rappresenta il pensiero spirituale trasposto in forma concreta. È rappresentata a forma di Coppa per indicare che l'uomo è in grado di farsi avvolgere e assorbire dalla sua mente superiore. È sormontata da una costruzione a forma di reliquiario o di simbolo del Graal, a significare che l'apporto spirituale del divino è una sorta di ricchezza che può essere contenuta e protetta, perché tutto il pensiero divino concretizzato che si disperde non raggiunge la sua meta e non porta frutto. Il suo colore oro, così come la sua base e la parte centrale, rossa, che li unisce, indica una polarizzazione tra l'Alto e il basso; l'Intelligenza divina scende, per comunione, nella base degli esseri e delle cose, dopo aver attraversato la materia, ma essendo il reliquiario più grande della base, ciò che predomina è lo spirituale.
La coppa rossa sostiene il settenario indicato dalle sette torrette gialle che, con le loro sette cime rosse, mostrano attraverso il numero 7 che l'elevazione dell'Uomo deve essere stabilita da tutte le gamme di vibrazione dell'anima, espresse nella parte più alta del piano materiale.
Il motivo centrale della parte più alta, a forma di ogiva sormontata da tre sfere e da un triangolo sovrastante, richiama l'intelligenza universale che costruisce sulla perfezione del triangolo, simbolo della Trinità.
I tre zampilli blu manifestano lo slancio psichico che si dirige verso la materia, mentre l'ultimo segna lo slancio verso l'Alto, prima con i suoi tre ovali rossi alla base del reliquiario, poi con le estremità rosse delle 7 colonne. Questo slancio mostra così la sua manifestazione nei tre mondi, poi la sua espansione nell'Universale, attraverso l'attività del settenario.
La base, per la sua forma ternaria, con un triangolo e quattro onde su uno dei lati, ricorda il quaternario all'interno del ternario, evocando anche lo stato latente del numero 7 che si realizzerà nelle 7 elevazioni del reliquiario.
Il colore blu del monte indica il sostegno spirituale, esistente prima di ogni comunione; questa non può avvenire senza di esso. Le cinque foglie blu alla base sono un simbolo di attività e affettività a livello spirituale (il 5 indica una nota vibrazionale all'interno di un'attività).
Il fondo, in parte color carne [sic] e rigato da linee nere, e in parte bianco, specifica che questa coppa animistica poggia tanto sulle attività vitali del piano fisico quanto sulla luce del piano astratto.
Questa carta mantiene un rapporto con l'Universale, perché si basa sul settenario ed essenzialmente sul ternario. È un potente contributo spirituale, una grande protezione psichica. Non scende nell'anima individuale come l'amore materno, ma si mantiene nei piani superiori.
Le Coppe sono in relazione con l'altruismo e le offerte spirituali, e l'Asso di Coppe, attraverso di sé, apre le porte all'impegno con lo spirito.
MENTALE. Giudizio chiaro e ispirato, contro il quale non si può tornare indietro.
ANIMISTICO. Bellezza dei sentimenti, che si eleva al di sopra di una nota personale. Altruismo, opere di carità. Educazione di massa.
FISICO. In contatto con le cose superiori del mondo materiale. Grandi imprese. Produzioni artistiche del genio.
INVERTITO [1]. La protezione non viene ritirata, ma i suoi effetti sono meno sentiti e sconosciuti alla persona che la riceve. L'essere si priva della materia e perde tutta la spiritualità. Materialismo grossolano.
Nel suo senso elementare, l'Asso di Coppe rappresenta nell'Uomo lo sviluppo interiore delle ricchezze acquisite su tutti i piani dell'anima.
1. In generale, le carte di Coppe rovesciate significano che le letture che riguardano il piano fisico sono compiute quasi senza remissione. La coppa diritta rappresenta l'abbondanza e, capovolta, l'incapacità di ricevere.