Introduzione alle Carte di Corte degli Arcani Minori

Traduzione di Kitos Digiovanni da smallcabin.org

Le Carte di Corte degli Arcani Minori servono a sintetizzare la polarità dei numeri; l'attività e la passività, indicate rispettivamente dai numeri pari e dispari, sono rappresentate, da un lato, dai Cavalieri e dai Re, dall'altro, dai Fanti e dalle Regine. La rappresentazione umana è stata utilizzata per segnare un piano elevato rispetto a quello dei numeri, un piano in cui responsabilità e libertà si trovano negli atti.

Più astrattamente, si potrebbe dire che le figure simboleggiano una sintesi della qualità dei numeri su un piano superiore a quello dei quattro Assi e che sono un adattamento dell'unità - il principio dei dieci numeri - all'universale, in cui l'Uomo si trova.

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Il quaternario cosciente, formato dalle cifre, implica un valore terrestre e un valore evolutivo, il primo simboleggiando lo stato dell'Uomo nel mondo fisico, il secondo la necessità che ha di staccarsi dalla materia per evolversi.

Ciò è indicato dal quaternario dei Fanti che si distingue da quello dei Cavalieri, che si differenzia a sua volta da quello delle Regine, come queste ultime poi dai Re.

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Queste figure sono caratterizzate nel modo seguente: Il Fante, nella sua forma elevata, è un punto di partenza che rappresenta la coscienza, non ancora con il soffio della Vita, e racchiusa nell'immobilità del 4; per questo è Caos cosciente, pronto ad agire, un potenziale sotto pressione. È anche un annunciatore e il Suo costume e i Suoi attributi simboleggiano il carattere di un annuncio.

Più elementarmente, indica le cose in potenza e in via di realizzazione, senza avere la forza sufficiente per agire a causa della propria passività.

I quattro Fanti denotano il funzionamento interno nel senso proprio di ciascuna carta. Ciò risulta chiaro dalla rotazione di ciascuno dei loro simboli. I Fanti sono rappresentate, nell'ordine, da una spada molto lunga, da un grande bastone, da una coppa profonda e da due monete; nessun'altra carta di corte ha un simbolo raddoppiato.

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Il CAVALIERE è quel Caos che emerge dalla propria immobilità sotto l'influenza dello Spirito che si evolve. La figura è a cavallo e non a piedi, mostrando quindi che il principio della Pagina è portato con sé nella sua evoluzione. Ne consegue che, non essendo padrone di se stesso, non può dirigere il suo cavallo se non mantenendo l'equilibrio.

Nella sua classe di base, è essenzialmente attivo; trasmette e agisce, seguendo le direttive del Fante.

Per completare la sua evoluzione, il Cavaliere deve frequentare LA REGINA che rappresenta la passività Spirituale, insieme alla Saggezza e alla Temperanza, poiché il principio femminile, in virtù della sua passività, mantiene la calma e l'equilibrio necessari per ricevere la Saggezza. Un principio fecondante e quindi creativo che, nel suo senso elementare, porta alla luce i contributi del Cavaliere.

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Le tre figure precedenti permettono la realizzazione finale del RE, il principio di forza e di potere risultante dalla fusione dell'elemento passivo, la Regina, e dell'elemento attivo, il Cavaliere. Il Re rappresenta il dominio su tutti i piani - il Piano Cosmico, ad esempio, sugli Elementi.

Nel suo principio elementare, è un regista.

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Le Carte di Corte dei Minori sono costituite da un mix di leggi universali - a cui l'insieme dei quattro obbedisce - e di leggi della materia che dirige. Queste carte sono quindi collocate per ultime, poiché sono mediatrici.

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I Tarocchi si compongono quindi di tre serie relative alle combinazioni di numeri: la prima, formata dagli Arcani Maggiori, rappresenta l'azione dell'Universale sulle combinazioni di numeri; la seconda, formata dagli Arcani Minori da 1 a 10, indica le combinazioni di numeri in sé, e la terza, formata dalla Corte degli Arcani Minori, specifica le reazioni dell'Uomo alle combinazioni di numeri.

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