Il numero 16 può essere espresso nella forma 10 + 6. Il 10 rappresenta un ciclo concluso, ma che si rinnova all'infinito, quindi il ciclo universale; e il 6 simboleggia l'Involuzione e l'Evoluzione, la salita e la discesa, la costruzione interrotta e quella ripresa. 10 + 6 = 16 manifesta il potere dell'uomo che vuole intraprendere tutto, ma che, essendo limitato, non è in grado di raggiungere la finalità. È una costruzione fatalmente instabile.
La Torre mostra il limite del potere umani e la sua incapacità per le costruzioni permanenti.
La carta precedente, il Diavolo, indicava (tra le altre cose) il male; ma il male, essendo un'invenzione dell'interpretazione umana, non ha un'esistenza reale, perché esistono solo forze che si sforzano di progredire. La Torre viene dopo il Diavolo perché rappresenta il progresso umano, che è sempre la ricostruzione di ciò che sarà sempre demolito, e questo è lo stesso principio del progresso.
La torre significa quindi che tutto ciò che è stato costruito dall'uomo è destinato a essere distrutto, sia che si tratti di una costruzione mentale che fisica, perché tutto ciò che è radicato nella materia deve scomparire.
La torre simboleggia una costruzione imperfetta, difettosa, in cui l'uomo si racchiude attraverso una deliberata oscurità. È del colore della carne, poiché è costruita per mezzo delle energie vitali dell'uomo sul piano fisico.
Le finestre sono blu; l'uomo saggio che costruisce la sua torre al di sopra di tutto mantiene l'osservanza della spiritualità.
I merli gialli significano che l'uomo desidera costantemente coronare la sua opera e porvi il sigillo dell'Intelligenza, ma si tratta di un'intelligenza tutta umana e priva di efficacia. Il fuoco distrugge le opere dell'uomo, ma con il suo colore giallo, come quello del Sole, specifica che esse saranno purificate dal loro radicamento nella terra, dal cui contatto trae l'energia naturale vitale e viene investito della capacità di ricominciare.
Inoltre, il fuoco è la forza di cui l'uomo può sempre avvalersi nel divino per continuare il suo compito che, tuttavia, non raggiunge mai. Rappresenta anche il fuoco purificatore che l'uomo attraverserà quando abbandonerà i suoi edifici effimeri per procedere nel piano divino. La fiamma, con il suo colore rosso, indica anche la sua attività nel mondo materiale e, con il suo colore giallo, la sua intelligenza divina.
L'uomo blu e rosso, che tocca il suolo con le mani mentre cade, mostra che qualunque sia stata la causa della sua caduta, materiale o spirituale, si avvale delle forze fluenti della terra mentre preme le mani sul suolo per ricominciare il suo compito. Con la sua posa semicircolare, che ricorda l'azione della mano tesa con cui si compie un'azione nel mondo esterno, simboleggia il polo attivo. Caratterizza così l'uomo che ha operato in un tale ambiente, che ha giocato e perso la sua combinazione costruttiva.
La seconda figura, la cui caduta ha un significato opposto alla prima e che si trova in quella che sembra essere una posizione orizzontale, simboleggia il secondo polo, quello passivo, e così anche lui sta cadendo più duramente, perché l'uomo diventa, per inerzia, incapace di dominare le forze che ha afferrato, perde il loro sostegno da cui dipendeva e cade nel mondo materiale.
La sua caduta non è il risultato diretto delle sue azioni, ma una lenta discesa prodotta da cause remote.
Le sfere sono i semi di questa costruzione che cadono a terra per essere fatti germogliare di nuovo; il rosso e il blu significano che la ricostruzione sarà materiale e spirituale. Quelle bianche rappresentano l'apparente inutilità dello sforzo. Nessuna è gialla, perché l'Intelligenza Divina non presiede a questa carta, che si riferisce esclusivamente alle opere umane. Le sfere rappresentano, per il loro numero, i molteplici modi in cui l'uomo è in grado di realizzare costruzioni sul piano fisico; sono i contributi di uomini provenienti da ambienti diversi.
Il terreno, giallo con ciuffi d'erba verde, indica che il sole, reso fertile dal lavoro dell'uomo, porta frutti.
La posizione [della torre] è frontale, a indicare un'azione diretta e violenta.
Il nome di questa Carta, LA MAISON-DIEU, deriva da Casa e da Dio, il quale essendo onnipresente, si trova anche nell'edificio che l'uomo sta costruendo, ma, poiché non interviene e l'uomo è all'oscuro, le sue costruzioni sono imperfette e destinate alla distruzione. Nate dalla mente dell'uomo che le crede ben costruite, vengono divorate dalla stessa fiamma del suo desiderio e, quindi, portano alla loro caduta. La torre, costruita con materiale denso, è troppo concreta per dare accesso alla sottigliezza della corrente spirituale rappresentata dal fulmine; si disintegra. La torre significa anche che l'uomo, credendosi così potente, si innalza per estendere il suo dominio, ma poiché il suo libero arbitrio è così limitato, la vede crollare mentre la crede definitiva, e allora ricomincia. Simboleggia anche l'uomo intrappolato nelle proprie idee e nella costruzione di teorie che svaniscono di fronte all'esperienza.
MENTALE. Indicazione del pericolo di proseguire su una certa strada, con un'idea fissa, e avvertimento a evitare le conseguenze, pena la collisione e l'annientamento.
ANIMISTICO. Dominazione di altri esseri senza carità né amore, esercitata su altri con dispotismo e che, prima o poi, sarà rifiutata per affetto.
FISICO. Progetto interrotto bruscamente. Svolta drammatica, shock inatteso. Avvertimento a stare in guardia negli affari. La fiamma che disarciona il giro può essere interpretata come una liberazione dalla prigione.
Per quanto riguarda la salute, indica che si sono superati i limiti delle proprie forze vitali e che si rischia una grave afflizione. Come conseguenza di qualche malattia, la guarigione dopo una condizione dolorosa.
INVERTITO. Grande cataclisma, confusione totale.
In sintesi, nel suo Senso Fondamentale, LA TORRE rappresenta le costruzioni degli uomini che sono effimere e fertili, sempre distrutte, sempre riprese, dolorose perché rovinano le ambizioni, benefiche perché aumentano costantemente le ricchezze della saggezza.